QUEI DUE VECCHIETTI
Li vedo passeggiare mano nella mano,
sempre più fragili, sempre più uniti.
Lei sorregge con amore l’uomo forte di un tempo,
e lui si appoggia con stanchezza, ora che gli anni sono più miti.
Quei due vecchietti a quell’angolo di strada,
sono così preziosi per il nostro domani,
e io che sono giovane, ma sempre più solo,
non me ne voglio più andare, da quell’angolo di strada.
Li vedo, guardarsi col bagliore della prima volta,
perché hanno capito,
che ogni istante, è la prima volta.
Ingannano il tempo, che presto li farà brillare,
dentro una luce, che non finirà mai di brillare.
Quei due vecchietti a quell’angolo di strada,
sono così belli nei loro goffi movimenti,
e io che sono giovane, ma sempre più goffo,
non me ne voglio più andare, da quell’angolo di strada.
Li sento parlare e scherzare sulla vita,
chiedendosi perché, qualcuno la vuol fare finita.
Lei si ferma un attimo a riprendere fiato,
e lui l’aspetta paziente, perché senza di lei,
dove mai sarebbe andato.
Quei due vecchietti a quell’angolo di strada,
mi fanno un saluto, mi dedicano un sorriso,
e io che sono giovane, ma ne ho tanto bisogno,
accetto di buon grado, e ricambio con un sogno.