VIAGGIO DI UN PADRE
CURATO DALLO SCRITTORE MATTEO DI GENNARO
Nove anni fa, quando sei nato, ho preparato la valigia per affrontare questo lungo viaggio; l’ho riempita della mia esperienza, dei miei errori, delle mie debolezze, della mia forza e del mio coraggio, ma soprattutto, l’ho riempita del mio amore. Abbiamo gattonato insieme, lentamente ci siamo alzati, e compiuto i primi passi dentro quella meravigliosa avventura che è la vita. Ogni volta che stavi per cadere, ero lì, pronto a sorreggerti, e ogni volta che piangevi per un dolore ancora non compreso, asciugavo quelle lacrime col mio sorriso, divenuto negli anni, il tuo sorriso.
I mille “perché” desiderosi di risposte, avvolgevano il mio tempo che finalmente, dopo tanto vagabondare, aveva trovato il suo senso. Ti ho insegnato a non arrenderti, a non mollare, ti ho parlato di mondi sconosciuti e di civiltà antiche, di un Dio che non sta in cielo ma dentro il tuo cuore, di filosofie diverse, per farti capire che non esiste il diverso. Abbiamo corso, giocato e riso insieme, nuotato uno fianco all’altro, nel mare calmo che non conosce fine.
Poi, all’improvviso, tutto è cambiato; il freddo vento dell’egoismo, della menzogna, e un virus cattivo ignaro della sua forza distruttrice ci hanno separato, spegnendo la luce dei nostri giorni. Trascorsero le settimane, i mesi, solo qualche minuto al telefono per sentirci, per non lasciarci; fu allora, nel momento più buio, che il padre è divenuto figlio e il figlio, divenne padre.
Di nuovo abbiamo gattonato insieme, ma ora, eri tu a guidarmi, lentamente ci siamo rialzati, ma eri tu, a sorreggermi, e ogni volta che piangevo per un dolore troppo grande, asciugavi le mie lacrime con il tuo sorriso, che col tempo, è divenuto il mio sorriso. I mille “perché” desiderosi di risposte, venivano placati dal suono della tua voce, e ancora una volta, il tempo riuscì a trovare il suo senso. Mi hai insegnato a non arrendermi, a non mollare, aiutandomi a riscoprire l’uomo che ero, e adesso che la tempesta è passata, di nuovo corriamo, giochiamo e ridiamo insieme, nuotando uno fianco all’altro, nel mare calmo che non conosce fine.
è commovente, vero, autentico, solo un VERO papà avrebbe potuto scrivere queste parole!