Come anticipato al termine del nostro secondo appuntamento, oggi, capiremo come articolare i capitoli di un romanzo, e quali errori di scrittura evitare.
In primo luogo, essendo alla prima stesura, tengo a sottolineare l’importanza di lasciare andare la mente, facendola trasportare dalla creatività, ossia scrivere di getto, senza soffermarsi più di tanto sugli eventuali errori grammaticali o refusi (distrazioni di sintassi e temporali), avendo modo poi, nella seconda stesura, di porvi rimedio; più avanti approfondiremo l’argomento. Ciò è importantissimo in quanto eviteremo, come accennato nella parte precedente, di lasciarci scappare i pensieri dell’anima, vere e proprie illuminazioni improvvise che per nessun motivo dobbiamo lasciarci scappare; afferriamo questo tocco divino, e diamogli vita, raccontando col cuore la nostra visione!
Appurato questo basilare concetto, addentriamoci ora dentro i capitoli che andremo a scrivere. Dovremo essere bravi a miscelare la narrativa e i dialoghi, creando così un alternarsi di immagini ed emozioni, atte ad imprimere fin dalle primissime battute nel lettore, la personalità dei personaggi come l’ambientazione. Ricordiamoci che non siamo un agenzia turistica o il meteo, quindi non incappiamo nell’errore di stilare un resoconto geografico, o forzare la mano alla minima occasione per specificare se piove, nevica, o c’è il sole; nel corso della Storia avremo modo di conglobare tutto questo attraverso motivazioni lineari che s’inseriranno con logica nel racconto: non dobbiamo avere fretta di dire tutto e subito. Importantissimo, sarà inoltre raccontare la storia e non i dettagli; spesso, per un’inconscia bramosia descrittiva si commette questo gravissimo errore. Esempio:
“Gianni e Paola stanno cenando al Ristorante Primula. In questo caso concentriamoci su quello che hanno da dirsi i due protagonisti, e le causali che li hanno portati in quel posto, senza soffermarci più di tanto sul tipo di ristorante, il colore delle sedie, delle tende o quanti quadri ci sono, basterà una semplice descrizione fatta da Gianni e Paola durante il loro dialogo; diversamente annoieremmo a morte il lettore. Chi legge un libro vuole emozionarsi, catapultarsi nelle vite dei protagonisti ed immedesimarsi con essi, nelle loro gioie e problematiche; un bravo scrittore ha questa capacità, il suo compito è donare emozioni, non stilare un elenco di oggetti, un bravo scrittore, riesce a comunicare col lettore, facendolo entrare in simbiosi con la Storia, e senza rendersene conto, capitolo dopo capitolo, il lettore diverrà la Storia stessa: se saremo in grado di fare questo, allora scrivere è davvero la nostra strada!”
Infine, impariamo a metterci da parte!!!
Non dobbiamo far parlare o pensare i personaggi influenzandoli con ciò che siamo; il lettore non è interessato a conoscerci, non stiamo scrivendo la nostra biografia, ma un ROMANZO! Diamo ai protagonisti la loro personalità! Rendiamoli unici! Veri!
Come vedete, creatività e disciplina devono coesistere per tutta la scrittura della Storia, così facendo, gradualmente daremo vita ad un manoscritto di qualità!
Nel prossimo appuntamento capiremo insieme come rendere accattivanti e scorrevoli i Dialoghi, evitando di cadere nella banalità e nella surreale pesantezza della monotonia.