Gennaio 12, 2021

MONOLOGO – ANONIMO DI STRADA

By MATTEO DI GENNARO

Qualche giorno fa camminando per strada mi sono imbattuto in un personaggio alquanto strano, decisamente bizzarro. Seduto su di una panchina parlava con garbo a chiunque volesse dedicargli qualche minuto, in un primo momento le sue parole sembravano solo un irrequieto vaneggiamento, ma come spesso accade quando si va oltre le apparenze ecco che la profondità del suo messaggio iniziò a prendere forma.

Guardandomi negli occhi mi disse:

Chi sono non ha molta importanza. Dove sono nato, dove vivo, ne hanno ancora meno. Non m’interessano gli applausi non li cerco, li lascio agli altri, non ambisco possedere gloria, me ne infischio degli onori, non saprei che farmene dei vostri tesori.

Ciò che mi rende veramente felice è condividere con voi ogni mio pensiero, tutte quante le mie emozioni, affinché arrivino al vostro cuore con la forza di un uragano e la dolcezza di un respiro.

Spesso mi sono ritrovato solo, perso, smarrito con gli occhi fissi verso l’ignoto, deluso dalle tante domande rimaste senza risposta, da quella mia sete di conoscenza raggirata miseramente con squallide mediocrità redatte nel tempo da uomini corrotti nella carne e nello spirito. Iniziai a sentire strette tutte quelle convinzioni che da sempre erano state opportunamente inserite nella mia mente addomesticandola a statue, leggi, comandamenti, finendo per ridurla ad un ammasso di nervi priva di luce propria.

Lentamente cominciai ad allontanarmi da tutta questa follia iniziando paziente la mia ricerca verso nuove strade, camminando percorsi ardui, duri, attraversando la facile ironia di chi si accontenta e lo stupore di chi invece osa. Affrontai con l’umiltà dovuta tutte le risposte che finalmente, per la prima volta, riuscirono a placare la mia agitazione interiore, facendomi sentire parte integrante del mio essere e in alcuni momenti tremendamente libero, magari colmo di dubbi sconcertanti, ma libero. Libero!

La parola libertà è sempre stata ben radicata nella mia mente quanto il suo concetto.

Solo un uomo libero osa veramente mettendo in discussione se stesso e il mondo che lo circonda. Solo un uomo libero ha il coraggio e l’ardore di non farsi sopraffare dalle idee altrui affrontando con caparbia determinazione le barriere dell’ignoranza, della stupidità, della grottesca assuefazione a comode certezze che nei secoli hanno addormentato la nostra evoluzione.

Nella nostra epoca la libertà è data per scontata.

I Capi delle grandi Religioni non hanno più bisogno di perseguitare, torturare, uccidere tutto è già stato fatto a suo tempo, ora, la violenza non serve più. Tutti noi c’inginocchiamo, piangiamo e preghiamo davanti a pezzi di marmo recitando nenie assurde delle quali nemmeno conosciamo il significato. Confidiamo in uomini vestiti di porpora rossa come se fossero Dei acclamando un uomo vestito di bianco con scarpe Prada, convinti che siano i rappresentanti di un Dio lontano anni luce da simili idiozie.

I Capi di Stato coi loro portaborse non usano più la forza per imporre squallide legislature, ora, vanno in televisione a fare spettacolo con un bel vestito grigio e la loro bella cravatta firmata, propinando saccenti quanto machiavelliche soluzioni ai problemi che quotidianamente NOI dobbiamo affrontare. Tutti andiamo a votare, seguiamo dibattiti, magari il sabato mattina maciniamo chilometri per assistere adinsulsi meeting che trovano l’apice della pateticità nella loro assurda musichetta, nelle loro bandierine e nei loro sorrisi. Scendiamo nelle piazze omaggiando la destra, la sinistra, il centro, l’obliquo e il verticale, tornando poi a casa, dove ci aspettano bollette sempre più alte, figli ai quali dare un’istruzione, mutui impazziti e la nostra busta paga rimane sempre di mille euro al mese.

Questo accade nel mondo moderno, civilizzato, ma esiste un altro mondo, quello del sopruso, della tirannia, della violenza, un mondo che ci viene ricordato solo quando occorre mandare un SMS di due euro, da sempre martoriato dall’avidità di uomini squallidi che vanno a braccetto con quegli stessi Capi di Stato o Religione ingenuamente idolatrati.

Parliamoci chiaro! Senza mezzi termini! Senza parole di rito!

Il nostro è un mondo guidato da Santoni a cui in fondo non è mai fregato un cazzo di nessuno, a loro, interessa solo mantenere il profitto e il potere!

Sono stufo di tutto questo!

Credo, anzi, ne sono più che convinto, che lo siate anche voi!

Sono stufo di vedere in televisione bambini neri dal sorriso spezzato usati per chiedere soldi!

Sono stufo che mi si chieda di dare il mio otto per mille a Don Gianni quando l’istituzione che dovrebbe aiutarlo gozzoviglia nel lusso!

Sono stufo di inginocchiarmi davanti a statue fredde e pregare dentro chiese stracolme di icone sacre, ma povere di risposte!

Sono stufo di ascoltare uomini che prendono in giro il duro lavoro della gente, arricchendosi con le loro belle parole e i loro silenti inganni!

Sono stufo di miseri scoop giornalistici al servizio di una corrotta quanto fasulla verità!

Sono stufo di vedere quotidianamente dilaniata la libertà e la salute di tutti noi, subdolamente devastate da un virus appositamente creato per dare vita ad un silente regime che lentamente spezza la gioia di vivere!

Sono stufo di non sentirmi più vivo!

Chi sarà mai questo sconosciuto che irrompe così diretto nelle vostre vite, senza avvisare, senza darsi un nome, senza “qualificarsi”…perdonate questa mia irruenza sono solo uno di voi, uno qualunque, un anonimo di strada.

Ecco, questo voglio essere per voi miei cari amici,un semplice anonimo di strada.

Mettiamo in discussione tutto, perfino noi stessi, del resto, siamo così fragili, facilmente manovrabili, tutto ciò che a noi appare come vero, indissolubile, è solo becera propaganda, meschina idolatria, comoda assuefazione. Ricordate, in questo mondo dalla logica capovolta forse, è proprio quello che ci hanno insegnato ad esserlo.

Ciò che voglio, ciò che desidero più ardentemente è risvegliare la voglia di osare, di andare oltre! Andare oltre, significa libertà!

Anonimo di Strada