PRESIDENTE
Pur essendo consapevole dell’enorme responsabilità di chi governa le nazioni spesso mi ritrovo interdetto…menzogne di facciata, incapacità, silenziosi quanto continui inganni, compromessi…tutto è così assurdo e ormai patetico che diviene difficile anche controbattere tanta inutilità. Mi limito ad esporvi una poesia scritta in un momento carico di RABBIA.
Vorrei proprio sapere cosa ti passa per la testa,
se almeno per un secondo ti sei fermato a pensare,
dà molto tempo quaggiù non è più festa,
ma a te sembra non importare,
hai altre cose a cui pensare.
Presidente! Presidente!
Tutto intorno passa e va, credi forse di essere eterno?
Getta la maschera, dillo a tutti che non te ne frega niente,
e una volta per tutte smettila di portare l’inferno.
Te ne stai rinchiuso nel tuo comodo ufficio e mandi gli altri a morire,
ma cosa ci fai dico io su quella poltrona,
lanci l’allarme e muovi le tue pedine,
tanto sono gli altri a dover patire.
Diavolo di un Presidente hai fatto ancora centro,
nessuno l’ha capito che era tutta una menzogna.
Presidente! Presidente!
Giri il mondo e stringi mani,
col tuo berretto blu sorridi tra la gente,
ma quel giovane uomo che hai preso in giro,
forse non ci sarà più domani.
Ti commuovi affranto con lo sguardo fisso a terra,
abbracci una moglie, baci una madre,
accarezzi la testa di quel bambino rimasto senza padre,
poi però ti asciughi le lacrime e ricominci di nuovo
a fare la guerra,
Presidente! Presidente!
Fino a quando continuerai a sparare,
per quanto tempo ancora dovremo ingoiare
lacrime amare.
Presidente! Presidente!
Dicono che da qualche parte ci sia un Dio,
magari a te non frega niente,
ma prima o poi passerà di lì,
e quel giorno credimi,
vorrei tanto esserci anch’io.